Uncategorized

Perché non dovreste MAI buttare via i vostri vestiti (e come riciclarli!)

Nei nostri armadi, il 68% dei vestiti non viene indossato. Questo può essere spiegato da colonie di vestiti che sono scomodi, che non vi stanno bene o che non corrispondono al vostro stile preferito, oppure da capi usurati o danneggiati (magliette deformate, pantaloni consumati, calzini bucati, ecc.) che non osate più indossare. Potreste essere tentati di fare una grande cernita, ma cosa fare con tutti quei capi che sono ancora in buone condizioni o che sono consumati fino all’osso? Se non potete indossare o riparare questi vestiti o scarpe, la cosa peggiore da fare è buttarli via! Scoprite perché la spazzatura è la destinazione peggiore per il vostro guardaroba inutilizzato e alcune soluzioni alternative.

Buttare via i vestiti: perché è una pessima idea?
Alcuni dati significativi:
-Ogni anno in Francia vengono acquistate circa 700.000 tonnellate di vestiti, pari a 30 chili per abitante.
-Meno di un quarto viene riciclato alla fine.
-Gli acquisti non indossati rappresentano in media 114 euro nei nostri armadi.
-Ogni anno in Francia vengono gettate via tra le 10.000 e le 20.000 tonnellate di prodotti tessili.
-L’85% dei vestiti finisce nella spazzatura.
-Ogni anno, in media, un francese getta via 12 kg di vestiti, scarpe e biancheria per la casa.

Dietro queste cifre colossali si cela una realtà spesso nascosta: dopo l’industria petrolifera, l’industria della moda è la seconda più inquinante al mondo. Al costo ambientale si aggiungono conseguenze sociali disastrose. Spinta dal nostro consumismo e dall’attrattiva del fast fashion, l’industria è in continua crescita. Se non possiamo smettere di comprare vestiti, possiamo imparare a convivere con questa realtà adottando buone abitudini quotidiane.

E una di queste buone abitudini è quella di non buttare via i vestiti! Il motivo per cui questa abitudine dovrebbe essere evitata è che tutti i tessuti usati possono essere riciclati e avere una seconda vita. Se si gettano i vestiti nella spazzatura domestica, diventano rifiuti inquinanti. Finiranno in discarica. Tuttavia, tutti questi indumenti sono utili e possono persino fruttare! Basta sapere cosa farne!

Cosa fare con gli indumenti indesiderati?
1) Mettere gli indumenti in un contenitore invece di buttarli via

Forse avete già visto i contenitori per il riciclaggio per strada? Questi contenitori vengono utilizzati per raccogliere abiti, biancheria per la casa e accessori. Vengono poi smistati e donati ad associazioni se sono ancora in buone condizioni. Alcuni degli articoli raccolti possono anche essere esportati all’estero (in Africa o nell’Europa dell’Est). Il resto finisce nei centri di riciclaggio. È importante ricordare che gli abiti non vengono necessariamente riciclati per farne altri. Possono anche essere utilizzati per produrre pannelli fonoassorbenti o termoisolanti, panni per pulire usati nell’industria o persino campi da tennis (con scarpe da ginnastica riciclate).

Per farlo, allacciate le scarpe a coppie, possibilmente separatamente dai tessuti. Mettetele in sacchi da non più di 50 litri e smaltitele negli appositi contenitori. Potete trovare un contenitore vicino a voi qui.

2) Vendere i vestiti

I vestiti di seconda mano sono in crescita, così come i siti web di rivendita che facilitano questo tipo di transazione. È possibile vendere capi ancora in buone condizioni, ma anche articoli usurati o danneggiati, che possono attirare giovani stilisti con un progetto artistico in mente o collezionisti di pezzi vintage. Potete decidere di rivendere voi stessi i vostri capi su piattaforme come eBay, Le Bon Coin, Vestiaire Collective, Price Minister, Depop, Vinted, Vide Dressing, ecc. In alternativa, potete rivolgervi a terzi, recandovi in un negozio di seconda mano o in un deposito di seconda mano. Un’ultima idea: una serata di baratto per scambiare i capi e rinnovare il guardaroba senza spendere nulla.

You may also like...

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *